25 ottobre 2009
La stella nera (senza luce)...
può una stella essere nera? gil scott-heron è senza dubbio un musicista particolare, conosciuto dai più per una canzone che sembra essere distante anni luce dal suo repertorio musicale (the bottle), è musicista formidabile ed avanguardista... forse non tutti sanno però che fu proprio lui ad inventarsi la “declamazione scandita” (poi rap & cultura hip-hop) nelle canzoni con un album del 1970 dal titolo small talk at 125th & lenox... se lo cercate nelle varie enciclopedie rock/pop probabilmente non lo troverete mentre qualche dizionario di jazz gli dedica il giusto spazio perché la trasversalità della sua musica non può passare inosservata. la voce è di quelle che tolgono il fiato, il tocco pianistico elegante, ma quello che più colpisce è l’intensità dei testi che seppur scritti negli anni ‘70 dimostrano un’attualità sconcertante... difficile consigliare quali siano i dischi migliori dato che il mio amore per quest’artista è sconfinato, comunque dovendo farlo consiglio: free will, pieces of a man, winter in america, midnight band e bridges... ora vi chiederete: se questa stella brilla di così tanta luce dov’è il buio? ebbene il nostro gil è da poco uscito di galera per una storiaccia di droga che l’ha tenuto al buio e lontano dalla musica per tanti anni... l’inverno sta per arrivare, provate ad ascoltarvi la canzone winter in america in una delle prossime notti piovose e gelide ed i brividi che proverete vi sveleranno questa stella nera...♫
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